Lettura consigliata

file di flaconi di pillole

Opzione preliminare: se non hai mai dedicato molto tempo a recuperare ricerche indipendenti relative ai farmaci che stai assumendo, o se hai ricevuto solo informazioni fornite dal medici che te le hanno prescritti, o da organizzazioni sanitarie per la salute mentale, o da siti web di tipo medico, che tendono a promuovere l’uso di queste sostanze, ti suggeriamo di andare a leggere la sezione  Imparare/Disimparare nel sito dell’Inner Compass Initiative e, in particolare, a leggere i brevi opuscoli dal titolo “Interventi” . Questi articoli ti forniranno una più chiara conoscenza dei meccanismi d’azione degli psicofarmaci, della loro farmacocinetica, dei danni che possono causare e di cosa realmente significhi la loro “efficacia nella pratica”. E’ facile esplorarne i contenuti  e individuare i paragrafi e le domande che senti più importanti per te. Se decidi di farlo, può essere opportuno che ti prenda una pausa prima di tornare qui a completare questo esercizio.

Prescrizione e flacone per pillole

1. Vai alla nostra sezione Imparare (Learn) per leggere "L’introduzione al problema della Dipendenza, Tolleranza e Astinenza dagli Psicofarmaci” ("Primer on Psychiatric Drug Dependence, Tolerance and Withdrawal"). Se lo hai già letto, considera di fare un ripasso in modo da essere sicuro di averli freschi, in mente, questi contenuti. Mentre la leggi, presta attenzione ad ogni pensiero o risposta emotiva che emerga, e annota ogni informazione che ti sembra davvero rilevante e significativa, oppure poco chiara, o confusiva. Dopo aver finito di leggere e annotare i tuoi appunti, valuta se ti è necessaria una pausa. Poi, ritorna qui.


2. Adesso torniamo insieme su alcuni punti chiave di questa “Introduzione”. Dopo aver letto ognuno dei seguenti paragrafi, fermati un attimo e prendi qualche appunto. Come ti fanno sentire queste informazioni? Quali reazioni, se ce ne sono, ti hanno suscitato? Come entrano in rapporto, queste informazioni, con le tue precedenti convinzioni? A prescindere dal fatto che tu fossi già consapevole – o meno - di questi fatti prima d’ora, la possibilità di riflettere su di essi adesso influenza i pensieri o le sensazioni che provi, sia riguardo la tua relazione con i farmaci sia su qualsiasi altro aspetto della tua vita?

  • Dipendenza: si è a conoscenza che tutti le classi di psicofarmaci possono potenzialmente causare dipendenza fisica. Quando il sistema nervoso centrale ha sviluppato una dipendenza da una determinato principio attivo, ciò implica che ogni tentativo di ridurre o interrompere quel farmaco - specialmente se in maniera rapida - potrà far insorgere dei problemi di astinenza. La dipendenza può svilupparsi anche in meno di due settimane dalla prima assunzione della sostanza psicotropa.
     
  • Tolleranza: si è inoltre a conoscenza che molti psicofarmaci possono potenzialmente causare tolleranza, con la conseguenza che tutti, o alcuni, dei loro effetti nel corso del tempo possono diminuire o scomparire, con la possibile necessità di doverne aumentare il dosaggio. La tolleranza può svilupparsi anche in meno di due settimane dalla prima assunzione della sostanza psicotropa.
     
  • Sintomi di astinenza: i sintomi di astinenza da psicofarmaci sono un segno che il sistema nervoso centrale è stato destabilizzato da una riduzione del dosaggio (di una sostanza) a cui si era “adattato” in precedenza. Sulla base di vari fattori, i sintomi di astinenza possono durare per settimane, mesi o anni, e  presentarsi in forme variabili: da leggeri e fastidiosi fino a profondamente invalidanti.
     
  • Riduzione lenta per minimizzare I rischi: la convinzione diffusa nella comunità degli esperti della sospensione per esperienza diretta è che in genere la velocità di riduzione che assicura i risultati migliori sia del 5-10% ogni mese, calcolando tale percentuale sul dosaggio precedente, in modo tale che la quantità ridotta diventi progressivamente minore nel corso del tempo.
     
  • Riduzioni rapide: scalare più rapidamente di quanto il sistema nervoso centrale riesca a tollerare comporta gravi rischi: per una imprecisata percentuale di persone tale scelta può portare a settimane, mesi o anni di dolore, limitazioni funzionali e disabilità.
     
  • Reazioni e interazioni: comprendere quanto il proprio profilo genetico, la dieta seguita, l’assunzione di eventuali integratori, o erbe, o altre sostanze psicotrope influenzino l’esito finale del percorso è una parte importante per un programma di riduzione ottimale.
     
  • Il punto di vista dei professionisti: i professionisti della salute mentale troppo spesso non riconoscono la possibilità oppure non comprendono le reazioni di astinenza da psicofarmaci; possono arrivare a sostenere che non esistano, o che, quindi, uno scalaggio molto graduale non sia necessario.

3. Dopo aver finito di annotare i tuoi pensieri e le tue reazioni, prenditi del tempo per riguardare quanto hai scritto, in modo da controllare se vedi emergere un qualche orientamento specifico rispetto a cosa hai provato, o pensato, durante la rilettura di questi punti chiave della Introduzione. A prescindere dal fatto che queste informazioni siano nuove o tu già le conosca, è probabile che rifletterci ora possa offrirti qualche spunto sulla tua relazione complessiva con gli psicofarmaci. Cos’è quel “qualcosa” (che avverti)? E quel “qualcosa” lo stai percependo visceralmente, emozionalmente, mentalmente, spiritualmente o a un livello totalmente diverso? Infine, ti è chiaro il significato di cosa stai provando - o, magari, hai sentimenti contrastanti, o addirittura ti senti un po’ confuso da quanto è emerso? Prenditi del tempo per capire veramente come tutto questo ti faccia sentire davvero.

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L'illustrazione della prescrizione è di Sarah Kristensen.