Riflessioni: sospendere gli psicofarmaci è come riappropriarsi del proprio corpo

mano che tocca un albero

Molti di noi pensano che sviluppare una visione olistica volta a migliorare la propria salute fisica e il proprio benessere sia di incalcolabile aiuto per portare a termine con successo il percorso di scalaggio e guarigione dagli psicofarmaci. Inoltre, riteniamo che sospendere queste sostanze vada ben al di là della semplice espulsione del principio attivo del farmaco dal nostro organismo. Significa riprendere il possesso dei nostri corpi. Come l'intorpidimento e gli altri effetti negativi dei farmaci iniziano a scemare, ricominciano ad emergere tutti i tipi di sensazioni fisiche, sia piacevoli che dolorose, le quali tornano ad affiorare alla nostra consapevolezza. Per questo motivo riteniamo che lo scalaggio, più che una riduzione della dose, equivalga a risvegliare gradualmente il nostro corpo e tornare a ricevere i suoi messaggi, le sue sensazioni e i suoi bisogni. Durante il percorso, ci siamo accorti che amiamo prenderci cura del nostro corpo, perché abbiamo scoperto che è ciò che ci fa sentire più vivi sul piano mentale, emotivo, sociale, creativo, sessuale, energetico e anche spirituale.

Allo stesso tempo, i molti di noi che avevano imparato a “seguire sempre gli ordini del dottore”, hanno capito che sia meglio diventare essi stessi dei professionisti del settore, andando a documentarsi in prima persona su libri, linee guida o altre fonti su cosa mangiare, come dormire, come fare esercizio fisico e come prenderci cura di noi stessi nella maniera più efficace. La pressione ad adottare concetti predeterminati riguardo a cosa è buono e cosa è cattivo, a cosa è giusto e cos'è sbagliato in relazione alla cura di noi stessi, può essere davvero forte. Nella comunità profana della sospensione riteniamo che sia meglio lasciar perdere pressioni esterne e nozioni predeterminate, in quanto portare avanti un personale processo di scoperta e apprendimento si è rivelato essere molto più stimolante ed efficace. Ci siamo poi concentrati nell’evitare abitudini o routine negative che possono interferire con l’ascolto dei nostri corpi. Così facendo, ognuno di noi ha trovato il suo modo per massimizzare il proprio benessere fisico, con la positiva conseguenza che questo benessere tornerà utile per portare a termine il percorso di sospensione dei farmaci nella maniera più serena possibile. È lungo il percorso che si riscoprono le abilità ed il meraviglioso potenziale presente nei nostri corpi, nelle nostre menti e nei nostri spiriti.

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